Generale Giuseppe Morabito, membro del Direttorio della NATO Defence College – Nel luglio 2024, i leader dell’Alleanza NATO arriveranno a Washington per il 75° anniversario dell’alleanza militare di maggior successo al mondo. Per 75 anni la NATO ha fornito garanzie di sicurezza; ora si estende dall’Alaska a l’Islanda, dal Portogallo alla Turchia. Circa 950 milioni di persone sono protette dalla promessa dell’Articolo 5 dell’Alleanza: un attacco a uno è un attacco a tutti. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la NATO ha visto un rinnovato senso di scopo, rafforzato da due nuovi membri, Finlandia (2023) e Svezia (2024).
Le adesioni e l’allargamento devono anche portare A considerare che ora ci sono 32 paesi che dichiarano di condividere gli stessi valori in ambito di una Alleanza che appare sempre meno legata al suo nome all’atto della fondazione: Organizzazione del Trattato Nord Atlantico. Ha perso parte della sua iniziale ragione geografica per assumere lo stutus di Alleanza di valori!
La citata ultima adesione/allargamento a Stoccolma ha confermato ed esteso il ruolo centrale dell’Alleanza nella sicurezza europea. Gli ultimi vertici della NATO hanno visto passi in avanti senza precedenti nel pensiero strategico come risultato del nuovo contesto di sicurezza in Europa; dall’annuncio di un nuovo concetto strategico – un documento guida che modella il lavoro dell’Alleanza – al vertice di Madrid nel 2022, all’attuazione di questo concetto a Vilnius nel 2023. Il vertice di Washington nel 2024 è organizzato per celebrare non solo la longevità , ma anche l’efficacia dell’Alleanza. Quindi, per avere successo, la NATO deve compiere passi avanti coraggiosi verso la possibile adesione dell’Ucraina e mostrare come la NATO si è adattata per affrontare le sfide contemporanee.
La domanda chiave che resta nell’aria è: l’Ucraina sarà invitata ad aderire alla NATO in questo vertice? Attualmente esiste un pericoloso scollamento tra le aspettative dell’Ucraina e le decisioni da prendere nell’ambito dell’Alleanza. Gli ucraini stanno combattendo una guerra esistenziale contro l’attuale principale minaccia strategica della NATO: la Russia. Perché il loro paese non dovrebbe essere invitato ad aderire? Per molti membri all’interno dell’Alleanza NATO, c’è preoccupazione circa i tempi dell’adesione alla NATO e se il conflitto in corso travolgerà i loro paesi. Dopo il vertice di Vilnius il senso di delusione è palpabile tra gli ucraini. Le loro aspirazioni ad aderire all’Alleanza erano state ostacolate, principalmente da Stati Uniti e Germania.
l vertice di Washington offre una nuova opportunità di riconsiderazione all’Alleanza NATO. Invitare l’Ucraina ad aderire non significa che domani l’Ucraina entrerà nella NATO; il processo può sicuramente chiedere anni dall’invito prima che un paese depositi il proprio strumento di adesione. Un invito non innesca la Terza Guerra Mondiale né innesca l’Articolo 5. Tuttavia, significa che la NATO sarà in grado di lavorare ancora più strettamente con l’Ucraina sulle riforme necessarie per l’adesione dell’Ucraina. In un momento in cui il sostegno militare e finanziario ha delle evidenti problematiche, la NATO può dare all’Ucraina un’ancora di salvezza semplicemente estendendo un invito e avviando il processo di adesione. Solo dopo ampie riforme e ratifica nelle legislature dei 32 alleati della NATO l’Ucraina diventerebbe membro a pieno titolo e parte contraente dell’Articolo 5.
C’è un reale spinte verso una dichiarata urgenza nell’avviare l’adesione dell’Ucraina alla NATO – non solo per l’Ucraina ma anche per l’Alleanza e i suoi membri. Il vertice di Washington deve essere un’opportunità per sostenere davanti al pubblico statunitense e al pubblico interno di tutti i membri della NATO la necessità di continuare a svolgere il ruolo della NATO come garante di sicurezza e prosperità. La NATO ha come spina dorsale della l’alleanza le forze armate USA e permane il forum essenziale per affrontare le sfide condivise sui due lati dell’Atlantico. Quando gli Stati Uniti furono attaccati l’11 settembre, l’Articolo 5 della NATO venne attivato per la prima e unica volta nella storia e Washington ha visto i suoi alleati europei manifestarsi in fattivo sostegno.
Per alcuni europei, il vertice di Washington è visto come potenzialmente l’ultima opportunità a breve termine per sostenere le relazioni transatlantiche visto, come detto, che “l’assistenza” statunitense in materia di sicurezza resta essenziale per la difesa europea. Ma l’attacco della Russia all’Ucraina ha evidenziato perché l’Europa deve fare di più per una deterrenza efficace. Di conseguenza, l’Europa ha aumentato gli investimenti, con oltre 18 membri della NATO che ora spenderebbero almeno il 2% del loro PIL nella difesa.
Durante il suo viaggio a Washington in febbraio, il Segretario Generale della NATO Stoltenberg ha affermato che questo vertice rappresenterà un’opportunità per la NATO di pianificare i suoi prossimi 75 anni. Ma oltre alla pianificazione a lungo termine, la NATO non può ignorare la minaccia a breve termine: la Russia e la sua guerra in Ucraina. Invitare l’Ucraina ad aderire all’Alleanza questo luglio significherebbe riconoscere il notevole sacrificio che l’Ucraina ha fatto ( più di 30.000 soldati ucraini hanno perso la vita) anche in difesa dei nostri interessi e valori condivisi. Invitare l’Ucraina consoliderebbe il suo futuro come partner transatlantico. Il vertice di Washington non può limitarsi a celebrare il passato ma deve anche cercare di far rientrare nei canali democratici l’autarchia turca, mandare un segnale di deterrenza all’Iran e dimostrare solidità e coesione all’espansionismo della Cina Popolare. L’Alleanza deve guardare avanti e plasmare il futuro.